
POZZO ALTO E DINTORNI
Faceatem inis seniae susam essimus niendi a sequi blandam, simet eumnonsedit por sequodipsam quiandit mi, quis atessed ma am id quiateconsequam, officias arum etur repra et, qui rehent. Faceatem inis seniaesusam essimus niendi a sequi blandam, simet eum nonsedit porsequodipsam quiandit mi, quis atessed ma am id quiate consequam,officias arum etur repra et, qui rehent. Faceatem inis seniae susam essimusniendi a sequi blandam, simet eum nonsedit por sequodipsam quiandit mi,quis atessed ma am id quiate consequam, officias arum etur repra et, quirehent. Faceatem inis seniae susam essimus niendi a sequi blandam, simeteum nonsedit por sequodipsam quiandit mi, quis atessed ma am id quiateconsequam, officias arum etur repra et, qui rehent. Faceatem inis seniaesusam essimus niendi a sequi blandam, simet eum nonsedit porsequodipsam quiandit mi, quis atessed ma am id quiate consequam,officias arum etur repra et, qui rehent.
BUNKER NEI DINTORNI


CITAZIONI SULLA LINEA GOTICA SU DUE RIGHE DI POCHE PAROLE
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Antefatti
Dopo lo sbarco in Sicilia e la conseguente caduta del fascismo il 25 luglio 1943, le forze alleate risalgono lentamente la Penisola contrastati dalle truppe tedesche del Feldmaresciallo Albert Kesselring. L'8 settembre viene reso noto l'armistizio firmato da Badoglio; inizia così la grande tragedia italiana che vede il nostro paese spaccato in due e occupato a nord dai nazifascisti e a sud dalle truppe alleate mentre si combatteva attraverso lo Stivale, il nord sotto tremendi bombardamenti era testimone di una cruenta guerra civile tra italiani. Il re fugge al sud e le truppe italiane sparse per l'Europa vengono sopraffatte dai tedeschi. In Italia arrivano nuove divisioni germaniche a occupare il paese e a combattere l'avanzata alleata. Il fallimentare sbarco ad Anzio non aiuta a migliorare la situazione di stallo che nel frattempo di è creata sulla linea Gustav e soprattutto a Cassino dove la millenaria abbazia viene rasa al suolo da inutili bombe. In questo fronte gli alleati si trovano a fare i conti con le truppe d'élite tedesche: i Fallschirmjager, i paracadutisti tedeschi che diverranno noti con l'appellativo di ''Diavoli
Verdi di Montecassino''. La guerra in Italia è Antefatti causa di forti dissidi politici tra Churchill e Roosevelt che si proiettano sulla condotta delle operazioni. Gli inglesi puntavano molto sul fronte italiano per riuscire ad arrivare a Vienna e nei Balcani per tagliare la strada all'avanzata sovietica e jugoslava. Gli americani, ben consci dei progetti inglesi, preferiscono accordarsi coi sovietici per limitare le pretese britanniche e puntano tutto su un grande avanzata in Francia. Il fronte procede lentamente, ci sono numerosi errori strategici che portano a inutili perdite di uomini e sofferenza alla popolazione del paese. Dopo mesi di estenuanti combattimenti il fronte a Cassino si sblocca ma gli americani smettono l'inseguimento per spostare truppe in Francia danneggiando l'andamento delle operazioni. Finalmente ad agosto del 1944 gli angloamericani si ritrovano di fronte alla poderosa Linea Gotica. Per il poco sostegno degli Stati Uniti, Churchill vuole lanciare un'offensiva che sia ''interamente britannica e sotto il comando britannico''. Il 25 agosto 1944 viene sferrata l'operazione Olive la cui punta di lancia sono le truppe canadesi spostate in segreto dalla Toscana e che, già stanche per il lungo viaggio attraverso gli Appennini e per i combattimenti avvenuti a Ginestreto e Monteciccardo, si trovano a scontrarsi nuovamente con i ''Diavoli Verdi''.
La Linea Gotica
La Linea Gotica, o Linea Verde come la chiamarono i tedeschi, andava da Pesaro nelle Marche a Massa in Toscana. Consisteva in una fascia di più linee di difesa ma la parte più fortificata era la prima che partiva da Pesaro. Voluta dal feldmaresciallo Rommel e poi da Kesselring, si componeva di numerosi bunker in cemento armato, fossati anticarro, campi minati, torrette di carri armati Panther interrate a difesa di punti nevralgici. La vallata del Foglia, protagonista dell'attacco dell'Ottava Armata appariva tremendamente difesa ma la situazione è più complicata. I lavori svolti dalla TODT (l'organizzazione paramilitare che si occupava della costruzione utilizzando manodopera locale e lavoratori coatti) non erano soddisfacenti per i tedeschi: molti bunker in progetto non erano stati fatti o completati in tempo, i lavori non erano stati completati e le truppe tedesche arrivate a occuparle si ritrovarono a dover scavare da soli le trincee e le piazzole per l'artiglieria. La linea in generale era stata progettata male, le postazioni erano visibili ed esposte al tiro alleato dall'altra parte del Foglia e ciò sarà un grosso problema per le esigue e stanche forze tedesche.
L'attacco canadese
I Canadesi lanciano il loro attacco il 28 agosto scendendo dalle colline di Montelabbate; era caldo, la polvere alzata dalle centinaia di uomini e mezzi rendeva l'aria ancor più irrespirabile, davanti a loro c'erano i temuti paracadutisti tedeschi. L'area d'attacco canadese andava da San Germano a Montecchio dove c'era il punto di giunzione tra i parà e la 71° divisione di fanteria che, già spossata da numerosi combattimenti durante la ritirata per la Gotica, stava aspettando il cambio dalla 26° Panzer Division. I tedeschi hanno raso al suolo tutti gli edifici e gli alberi che si trovavano davanti le loro postazioni, i campi nel lato sinistro del fiume Foglia sono disseminati di mine e un lungo fossato anticarro corre fino Osteria Nuova. La 3° Brigata Canadese attacca a Borgo Santa Maria ma i West Nova Scotia subiscono gravi perdite e devono ritirarsi, stessa sorte tocca anche ai Cape Breton Highlanders dell'11° Brigata che attacca la zona tra Osteria Nuova e Montecchio. Il Perth Regiment riesce a sfondare le linee tedesche a Montecchio e l'indomani prosegue l'avanzata canadese in direzione Monte Marrone. La 2° Brigata interviene a Osteria Nuova accerchiando i tedeschi che hanno fermato il West Nova Scotia e assieme al Princess Patricia arrivano a Pozzo Alto con l'obiettivo di raggiungere Monte Peloso e poi Monteluro. L'attacco dell'ala sinistra prosegue e i Cape Breton prendono Monte Marrone; invece, la salita verso Monte Peloso si rivela più difficoltosa. I Perth attaccano assieme ai carri armati del British Columbia Dragoons ma la fanteria viene fermata da un forte bombardamento tedesco sotto quota 204 e i Dragoons coi loro carri Sherman sono costretti a proseguire senza l'appoggio della fanteria, cosa assai inedita. È una strage. Molti carri armati vengono distrutti da un tiro incrociato di cannoni anticarro dal Monte Marrone, che non era ancora stato preso, e da Tavullia. I Dragoons non si ritirano, resistono sotto i colpi tedeschi e si trincerano nelle loro posizioni. Quasi a corto di munizioni e carburante resistono fino al giorno successivo quando vengono rilevati dai Perths e dal Lord Strathcona Horse Regiment. Il 1° settembre l'avanzata prosegue e dopo vari combattimenti i Strathcona riescono ad avanzare verso Tavullia sorprendendo ed eliminando i paracadutisti tedeschi che stavano preparando un contrattacco dal Monte Peloso. I tedeschi vengono respinti e le truppe canadesi arrivano a Cattolica, tagliando la strada ai Fallschirmjager che combattevano a Pesaro.


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